La
pressione cresce nell’area del Golfo Persico. In queste ore l’AGI ha pubblicato
la notizia dell’incontro tra il Vice Ministero Saudita Abdul Aziz bin Abdullah
bin AbulAziz e alcuni leader pakistani. Durante l’incontro il Vice Ministero,
secondo indiscrezioni, avrebbe consegnato ai rappresentanti del Pakistan un
messaggio personale di Re Abdullah: nel messaggio il sovrano saudita
chiederebbe ad Islamabad di abbandonare il proposito di costruire un gasdotto
tra Iran e Pakistan. In cambio, sempre secondo la fonte, Riyadh si sarebbe
impegnata a garantire al Pakistan il fabbisogno energetico di cui ha necessità.
La
tensione è cresciuta anche tra Iran ed Emirati Arabi Uniti. A sorpresa il
Presidente iraniano Ahmadinejad ha compiuto una visita nell’isolotto di Abu
Musa. Abu Musa, insieme alla Piccola e alla Grande isola di Tunb, è un
territorio conteso tra Iran e Emirati Arabi Uniti. Dubai accusa Teheran di aver
occupato nel 1970 gli isolotti, dove ci sarebbe anche in pianta stabile una
capitaneria iraniana. Il Ministro degli Esteri degli Emirati, Abdullah bin
Zayed ha accusato di compiere una “una flagrante violazione della sovranita'
degli Eau e dei suoi territori”. In ballo, in questo caso, c’è il controllo
dello Stretto di Hormuz e dei suoi traffici petroliferi.
Infine,
la Loocked Martin, ha dichiarato di aspettarsi un aumento di introiti,
derivanti dalla vendita ai Paesi del Golfo del sistema di difesa antimissile
THAAD, un chiaro segno della preoccupazione delle monarche sunnite dell’area
per il programma missilistico e nucleare portato avanti dalla Repubblica
Islamica dell’Iran.